Si è svolto il 1 marzo scorso, in modalità telematica, l’incontro con Coin spa.
L’incontro è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali nazionali a seguito delle preoccupazioni, poi rafforzate dalle segnalazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, in merito al deterioramento progressivo delle condizioni generali del business e delle condizioni in cui riversano molti punti vendita della società.
Da parte sua Coin spa ha introdotto la discussione concentrandosi su dati di carattere economico e sollevando alcuni temi che discendono per di più dal contesto economico attuale. Sulla base di alcuni dati illustrati i sindacati hanno unitariamente hanno espresso perplessità rispetto alla lettura di alcuni fenomeni di turn over fatti dall’impresa. A incidere anche la messa in discussione dei rapporti commerciali e alle logiche di pagamento operate da Coin, che ha esposto in maniera più o meno dettagliata le politiche di espansione e gli investimenti in programma per ampliare e rafforzare la rete di vendita, anche attraverso il rafforzamento del canale Coin Casa.
Le organizzazioni sindacali, da parte loro, hanno evidenziato le criticità, spesso cronicizzate, relativamente allo stato di conservazione dei locali riservati ai dipendenti, agli impianti di riscaldamento/refrigerazione, ai servizi di pulizia, all’aumento dei furti all’interno dei negozi; criticità alle quali occorrerà, da subito, porre un argine attraverso l’attivazione di un confronto puntuale e fattivo a livello territoriale e di punto vendita.
Nell’ambito dell’organizzazione del lavoro i sindacati hanno rappresentato le difficoltà determinate dalla rigidità del modello organizzativo applicato, che risulta incompatibile con le esigenze di conciliazioni di tempi di vita/lavoro/cura delle lavoratrici e dei lavoratori dell’impresa.
A tale proposito hanno rappresentato l’esigenza di ricomprendere tale discussione in maniera organica a livello nazionale, anche nell’ambito di un possibile rinnovo del contratto integrativo, naturalmente quando dovessero ricorrerne le condizioni.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, essendo consce della oggettiva difficoltà di dare vita ad un negoziato finalizzato a migliorare la situazione
reddituale delle lavoratrici e dei lavoratori ritengono in questa fase, innanzitutto, imprescindibile superare il carattere di estrema frammentazione ed episodicità che sinora ha caratterizzato le relazioni che la direzione aziendale ha inteso intrattenere con i rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori. Tante le questioni denunciate da tempo sullo stato strutturale dei negozi, la progressiva riduzione degli organici, il ritardo ormai cronico col quale l’azienda versa i contributi alla gestione previdenziale integrativa FonTe e la decrescente qualità del servizio offerto alla clientela. È stato richiesto all’azienda di aggiornare la discussione portando a conoscenza del tavolo nazionale, i dati relativi agli organici impiegati nei vari punti vendita.
Infine è stato fissato un coordinamento unitario nella giornata di lunedì 11 marzo alle 9.30 in modalità telematica.
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