Non lascia indifferenti la notizia che Lidl Italia, oggi, a meno di 3 anni dall’adesione a Federdistribuzione annunci l’abbandono “con effetto immediato a seguito del continuo ed eccessivo protrarsi delle negoziazioni per il rinnovo del Contratto di lavoro nazionale della distribuzione moderna organizzata, scaduto nel 2019″.
Decisione che denota “serietà e grande senso di responsabilità” per Gabriele Fiorino, segretario nazionale Uiltucs, che evidenzia come abbia influito nell’addio di Lidl il “negoziato non andato a buon esito visto che, con serietà e rispetto per i propri dipendenti – spiega Fiorino – Lidl ritiene prioritaria la risposta salariale. Anche per questo ora, aderendo al contratto che abbiamo sottoscritto con Confcommercio e Confesercenti, i lavoratori del Gruppo potranno ottenere l’aumento e l’una tantum prevista”.
“Dopo il rinnovo ottenuto sia con Confcommercio e Confesercenti che per il contratto della Distribuzione cooperativa – aggiunge Fiorino – ritenevamo giusto che Federdistribuzione facesse lo stesso: ma ha scelto una strada strumentale, fatta di lungaggini e abbassamento di diritti e tutele. Oggi Lidl ci conferma che avevamo intrapreso la strada giusta”.
“Non solo – ha concluso il segretario nazionale Uiltucs che segue il tavolo della trattativa con Federdistribuzione – la grande mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori ha avuto un peso importante, ed è anche grazie a loro che si è arrivati a questo risultato, frutto sì di senso di responsabilità del datore di lavoro che ha come priorità il benessere dei propri lavoratori, ma anche della partecipazione importante allo sciopero di sabato scorso”.
“Ci auguriamo quindi una grande mobilitazione, per cambiare le cose, anche al nuovo sciopero che abbiamo appena proclamato”.
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