Cineca, proclamato lo stato di agitazione

Il risultato delle ultime assemblee territoriali delle lavoratrici e dei lavoratori del Cineca ha espresso la volontà di dare mandato alle organizzazioni sindacali nazionali di attivare le procedure per la dichiarazione dello stato di agitazione.

Si dichiara quindi lo stato di agitazione nazionale, a far data dal giorno 8 luglio 2024.

La decisione è frutto del peggioramento delle relazioni sindacali degli ultimi mesi con la Direzione del consorzio interuniversitario.

L’ultimo atto si è consumato con la recente comunicazione sulla riduzione dello smart working fino a un massimo di 10 ore mensili a partire dal primo settembre.

La motivazione di questa scelta è data dalla necessità, secondo Cineca, di favorire l’incontro e lo scambio tra colleghi, la collaborazione dei team e inter-area e una maggiore partecipazione alla vita consortile, anche in presenza, per accelerare l’operatività all’arrivo di nuovo personale.

Una narrazione che ormai sta prendendo piede in modalità simili anche in altre realtà aziendali che negli ultimi anni hanno promosso l’uso dello smart working per poi fare marcia indietro con motivazioni spesso poco condivisibili.

Di contro lavoratrici e lavoratori, subendo queste decisioni, devono riorganizzare la propria vita lavorativa e personale con conseguenze anche di tipo economico legato ai trasporti, all’impatto ambientale, al consumo dei pasti fuori casa, agli ambienti di lavoro, alla produttività solo per citarne alcune.

A tutto questo, si aggiungono le comunicazioni fatte da Cineca sulla gestione del passaggio da contratti a 36 ore a 40 ore per centinaia di lavoratori e sulla monetizzazione di permessi e ferie.

Pure alla luce della scadenza dell’attuale Contratto Integrativo Aziendale previsto per la fine del 2024, risultato anche di un grosso sforzo sindacale fatto negli anni, è necessario porre le basi per un dialogo costruttivo e condiviso tra le parti e dare la giusta dignità e correttezza alle relazioni sindacali.

Faremo presente durante il prossimo incontro del 18 luglio con Cineca le motivazioni che sono all’origine dell’attivazione dello Stato di agitazione votato dalle assemblee territoriali e se non riceveremo risposte adeguate, daremo ulteriore spinta allo Stato di agitazione con un’assemblea nazionale e ogni possibile iniziativa sindacale.

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