Rider, Uber Eats: accordo economico sui licenziamenti. Ora il contratto per il settore

Il 14 ottobre 2024 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato siglato tra la società Uber Eats Italy Srl e le organizzazioni sindacali del terziario, della logistica e del lavoro autonomo l’accordo che chiude positivamente la procedura di licenziamento collettivo per 1.391 rider delle consegne di cibo e bevande a domicilio.

L’intesa è arrivata dopo una lunga trattativa avviata la scorsa estate a seguito della decisione della multinazionale statunitense di lasciare il mercato italiano per una significativa riduzione del volume di affari dell’app del food delivery.

Per la platea dei fattorini beneficiari è previsto un incentivo economico calcolato sulla base della media annuale delle consegne effettuate e della media dei ricavi mensili con una base minima di partenza di 1.000 euro (qualora il calcolo dell’incentivo dovesse essere inferiore all’importo indicato in precedenza) e un servizio di riqualifica e ricollocazione professionale.

Nei prossimi giorni l’azienda invierà ai fattorini coinvolti dalla procedura una comunicazione – in italiano, inglese, francese e spagnolo – che riguarderà i dettagli dell’accordo e le modalità per poter accedere tramite una piattaforma online.

Come UILTuCS esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto che dà dignità e tutele a una parte di lavoratrici e lavoratori delle piattaforme digitali in Italia che ha subito le conseguenze negative delle dinamiche di business della Gig Economy.

In conclusione di questa importante vertenza ci preme sottolineare come sia cruciale riavviare il tavolo in Confcommercio nazionale con Assodelivery – che a oggi rappresenta le altre principali società del food delivery tramite app – avviato a gennaio 2023.

Un confronto che può dare diritti e tutele ai rider e rappresentare una buona pratica anche alla luce della recente approvazione da parte anche del Consiglio europeo della direttiva europea sul lavoro tramite piattaforme digitali che indica la subordinazione come via maestra per garantire una sana occupazione per questa categoria di lavoratrici e lavoratori.

Con questo spirito e in attesa che la direttiva venga pubblicata in Gazzetta Ufficiale europea a breve, ci auguriamo si possa riprendere un dialogo proficuo con Confcommercio e i rappresentanti aziendali di Deliveroo e Glovo per fissare una contrattazione collettiva equa e giusta nel mondo del lavoro digitale.

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