Si è svolto a Firenze un incontro delle organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs con Unicoop Tirreno, rappresentata dalla nuova presidente Simonetta Radi e dal nuovo direttore generale Gianni Tarozzi assistiti da Stefano Guidi di Ancc.
L’incontro è stato convocato a seguito della richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali, per avere chiarimenti sulla condizione reale della Cooperativa e sulle prospettive di piano industriale per i prossimi anni, a fronte anche delle voci insistenti di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale e di sinergie con le altre cooperative del distretto tirrenico.
In apertura la Cooperativa ha richiamato un documento di indirizzo del distretto cooperativo tirrenico orientato alla sostenibilità e al rilancio. In particolare, questo prevede il mantenimento di una pluralità di cooperative autonome sotto il profilo giuridico, che si impegnano reciprocamente ad aumentare il livello di sinergia sui servizi – logistica, sistemi informatici, catena degli acquisti – al fine di ottimizzare i rendimenti e razionalizzare le attività.
In particolare, la nuova presidenza ha ricevuto mandato dal Consiglio di amministrazione di predisporre un nuovo piano industriale finalizzato a raggiungere una nuova sostenibilità in termini finanziari e commerciali di Unicoop Tirreno. Tale piano sarà costruito sulla base di alcuni indirizzi: riposizionamento sul mercato rispetto ai prezzi, riduzione dell’indebitamento, investimento sul personale e la rete vendita e aumento delle collaborazioni con le altre cooperative del distretto, senza escludere al momento neanche possibili aggregazioni.
Sul perimetro commerciale la Cooperativa ha dichiarato di voler mantenere, al momento, l’attuale rete di vendita, compresa la rete del Lazio nella quale si intende raggiungere almeno il pareggio di gestione, senza però escludere esplicitamente cessioni o chiusure, ma facendo un generico riferimento ad un necessario processo di riorganizzazione.
Filcams Fisascat e Uiltucs hanno evidenziato innanzitutto come sia un presupposto indispensabile cambiare le relazioni sindacali, garantendo maggior partecipazione e coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori, tanto sulle scelte strategiche che sulla gestione ordinaria dell’organizzazione del lavoro a livello di negozio/territorio valorizzando il ruolo dei Rsa/Rsu.
Su questo tema la Cooperativa ha dato disponibilità a cambiare e migliorare le modalità di confronto; in merito alle tempistiche Unicoop ha dichiarato che entro la fine dell’anno saranno assunte le prime decisioni operative; si è dunque concordato su richiesta delle organizzazioni sindacali di prevedere fin da ora un aggiornamento del confronto entro la prima metà di dicembre.
Lavoratrici e lavoratori di Unicoop Tirreno hanno già fatto abbastanza sacrifici in passato per garantire la sopravvivenza della Cooperativa ed è grazie al loro lavoro quotidiano che essa esiste, nonostante le molte difficoltà che affrontano all’interno dei punti vendita, della sede e del magazzino.
Per questo Filcams Fisascat e Uiltucs ribadiscono che l’obiettivo, condivisibile e auspicato, di garantire la sostenibilità della Cooperativa, in nessun caso potrà essere raggiunto attraverso riduzioni del personale e del costo del lavoro, chiusure o cessioni della rete vendite o con interventi peggiorativi delle condizioni lavorative chiedendo esplicitamente discontinuità con il passato.
Le organizzazioni sindacali sono disponibili come sempre al confronto con Unicoop Tirreno, anche finalizzato alla ricerca di soluzioni condivise ma allo stesso modo sono pronte ad usare ogni strumento sindacale utile alla salvaguardia dell’occupazione e alla tutela generale delle lavoratrici e dei lavoratori tutti e dei diritti acquisiti.
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