In data 25 novembre 2024 nella sede del Gruppo Vivendi in Parigi si è svolta la riunione preparatoria del comitato aziendale europeo.
Alla riunione erano presenti 16 nazioni così rappresentate: Francia, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Croazia, Ungheria, Estonia, Svezia, Italia, Finlandia, Portogallo, Danimarca, Spagna, Slovacchia, Bulgaria e Romania.
Dopo la presentazione dei partecipanti si è aperto il dibattito, dal quale è scaturita quasi in ogni paese, la criticità nel reperire personale, si è parlato anche di procedure di licenziamenti collettivi in Spagna, e della situazione salariale e inflativa.
Il 3 dicembre 2024 si svolgerà un incontro tra il management e il comitato ristretto per comprendere i tempi e le modalità della scissione.
Nell’ultima parte della sessione mattutina si è discusso dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, sulla quale il comitato esprime preoccupazione rispetto ai benefici di tale introduzione considerando che il processo richiederà un notevole dispendio di energia, sarà difficile prevedere l’impatto occupazionale che dipenderà molto dall’utilizzo dello strumento, al momento sono in corso solamente delle sperimentazioni, i settori della stampa e dei media, che con lo sfruttamento delle immagini e del design genereranno un notevole risparmio, per le aziende.
Le parti sociali e i comitati non sono stati consultati in merito all’utilizzo dell’AI, anche se i comitati lo possono richiedere in base all’articolo 15, “diritto di accesso del proprietario dei dati”, condizione fondamentale per partecipare ed incidere sulle strategie.
Dal lavoro di gruppo sono state preparate le domande che sono poi state rivolte al management nella riunione plenaria del 27 novembre 2024.
L’amministratore delegato del gruppo Vivendi Sig. Depuyfontaine ha spiegato cronologicamente la storia economica e finanziaria dalla crisi del 2002 all’opera di salvataggio del 2006, e dal 16 dicembre nuovo corso con un’azionista che garantisce la solidità dell’azienda.
Entro marzo 2026 saranno fornite tutte le informazioni rispetto alle diverse entità societarie, Havas e Canal Plus saranno quotate alla borsa di Londra, Hachette è quotata su Euronext Milano Parigi e Amsterdam.
Per quanto riguarda i lavoratori italiani, la preoccupazione principale è stata l’intenzione di mantenere il progetto di business, che è stato confermato in base ai dividendi degli azionisti, nel 2023 sono stati di 180 milioni e 90 milioni nel 2024, di conseguenza per rafforzare Lagardere in Hachette si rende necessario rinegoziare condizioni di finanziamento.
L’indebitamento di Lagardere Travel Retail raggiunge buoni risultati operativi ma non genera abbastanza cash, Vivendi in quanto azionista nel marzo 2020 ha salvato Lagardere generando sviluppo e crescita per le varie attività del gruppo travel retail e ha bisogno di rafforzare le basi sull’indebitamento, il 2025 sarà l’anno della svolta e prima dell’estate si avrà una visione più chiara.
Il 9 dicembre si terrà l’assemblea degli azionisti che in caso di voto favorevole deciderà la quotazione del gruppo e ogni entità studierà la propria situazione dopo la scissione, ogni Paese avrà la sua specifica e non ci sarà una visione europea e mondiale, a seguito di ciò, laddove ci saranno comitati separati, si richiederà la formazione di un coordinamento tra i rappresentanti delle varie entità.
FUTURO DEL COMITATO AZIENDALE EUROPEO LAGARDERE TRAVEL RETAIL
Se il voto degli azionisti del 9 dicembre sarà favorevole per la quotazione in borsa, con la scissione, per far parte del comitato dal 13 dicembre 2024 tutte le entità saranno autonome, quindi il mandato del comitato scadrà ma continuerà ad esistere per formare i comitati delle nuove entità, richiedendo allo stesso tempo un coordinamento fra i vari comitati costituendi.
Appena Hachette si riunirà in un’aggregazione finanziaria, Prisma e Lagardere verrà costituita la delegazione speciale di negoziazione con 13 seggi, e il comitato non sarà più di Lagardere ma di Hachette.
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