Salute e sicurezza, relazioni e diritti sindacali sono stati i temi al centro dell’incontro svoltosi lo scorso 6 febbraio a Bologna, in commissione ristretta, con la direzione di Lidl Italia, nell’ambito del confronto per il Contratto integrativo aziendale.
Tenuto anche conto della discussione avvenuta il 18 dicembre 2024 riguardante salute e sicurezza, l’impresa ha presentato una prima proposta articolata sui rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, da suddividere in magazzini e filiali nell’ambito delle 12 “direzioni regionali”.
Le filiali di Lidl Italia sono più di 750. Ad esse si aggiungono i magazzini delle “direzioni regionali”. Al momento, tra magazzini e filiali, risultano essere presenti, tra tutte le organizzazioni sindacali, solo 67 Rls.
Obiettivo condiviso è quello di incrementare in modo significativo il numero di Rls nell’impresa e di dare una copertura totale anche a quelle filiali che potrebbero rimanere prive di una propria rappresentanza.
Per questo si sta discutendo un modello in cui definire il numero di Rls con più filiali attribuite (RLS di bacino).
Si dovrà discutere il numero di Rls complessivo, le filiali da attribuire al Rls di area, tenendo conto di fattori oggettivi come la distanza tra le filiali, il tempo necessario per raggiungerle, le caratteristiche del territorio sia per l’individuazione delle aree che delle agibilità indispensabili per lo svolgimento delle relative funzioni (le agibilità dovranno essere incrementali rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. n.81/2008).
Su tali aspetti, come sulle questioni relative a nomina/elezione dei Rls, alla formazione dei Rls, all’istituzione di un coordinamento o commissione sulla salute e sicurezza (aggiuntivo ai Rls e alle funzioni loro attribuite dalla norma) e alle ulteriori problematiche oggi riscontrabili in azienda (celle frigorifere…) ci siamo riservati una approfondita valutazione al fine della prosecuzione del confronto.
Sui diritti e le relazioni sindacali, a fronte di una serie di puntualizzazioni dell’impresa in riferimento alle Rsa/Rsu di filiale e di magazzino, alla loro elezione/nomina ed esercizio dei diritti sindacali (puntualizzazioni che in alcuni casi ci siamo riservati di valutare ed in altri abbiamo già criticato) abbiamo espresso la necessità di far fare un salto di qualità per quanto concerne le relazioni sindacali sul territorio, con particolare riferimento alla loro efficacia e alla centralità dell’organizzazione del lavoro.
In chiusura le organizzazioni sindacali hanno espresso la necessità di accelerare il confronto complessivo sulle materie del Cia.
In particolare, Lidl deve portarci le sue proposte sui temi di carattere economico, vale a dire premio/salario, le maggiorazioni, centrali per il buon esito del negoziato.
Anche su temi ormai ampliamente approfonditi, come ad esempio il part-time, l’aumento e il consolidamento dell’orario minimo del part-time, l’azienda deve portare al tavolo una prima bozza di proposta che tenga conto della discussione maturata.
A tal fine sono stati quindi fissati due incontri: il 5 marzo 2025 in ristretta, con le sole segreterie nazionali, per un primo approccio da parte della Lidl sulle materie economiche (premio) e a seguire una plenaria il 14 marzo 2025.
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