Unieuro, futuro aziendale: migliorare le condizioni di lavoro

Si è svolto il 13 ottobre 2025 il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali e Unieuro spa di informativa sull’andamento aziendale e aggiornamento sugli sviluppi dell’acquisizione da parte di Fnac Darty. In rappresentanza dell’azienda erano presenti Paolo Botticelli, direttore delle Risorse umane e Bruna Olivieri, Country Manager per l’Italia.

In apertura sono stati forniti dati di andamento economico e occupazionale parziali del 2025 e uno spaccato sul piano di sviluppo pluriennale del Gruppo.

Complessivamente la società si aspetta un 2025 in lieve contrazione a livello commerciale, in linea con il mercato di riferimento, ma un risultato comunque in utile, e un 2026 in ripresa e leggermente positivo.

Poi è stato fatto un approfondimento sul piano industriale di gruppo per il 2030, denominato “Beyond Every Day”, dove sono stati presentati i driver principali di sviluppo nel mercato italiano.

Dopo questa panoramica su andamento e le prospettive aziendali, sono stati condivisi i dati dal punto di vista occupazionale con riferimento al numero dei dipendenti, le tipologie contrattuali, le percentuali di genere. Un focus particolare poi è stato fatto sul sistema incentivante nel suo complesso.

Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno preso atto dei dati illustrati e sottolineato alcune criticità emerse dalle lavoratrici e dai lavoratori: gli organici spesso ridotti rispetto alle esigenze funzionali dei punti vendita, l’alto numero di part-time, la formazione fatta fuori orario di lavoro o in mezzo al servizio vendita, la pianificazione molto ravvicinata dei turni di lavoro, la mancata convocazione delle riunioni periodiche degli Rls su salute e sicurezza e, soprattutto, la recente modifica, del tutto unilaterale, dell’incentivo legato alla vendita delle garanzie sui prodotti “White”.

Su quest’ultimo punto la società ha rivendicato la scelta motivandola con una riduzione del costo delle garanzie per aumentarne le vendite. La spiegazione non ha soddisfatto le organizzazioni sindacali che hanno ribadito la contrarietà alla scelta aziendale.

Più in generale, Filcams Fisascat e Uiltucs hanno rimarcato l’assoluta necessità di intraprendere finalmente un percorso concreto di rinegoziazione di un Cia aziendale, che affronti compiutamente le questioni di organizzazione del lavoro e organico, anche alla luce dell’ampliamento dei servizi alla vendita, le relazioni sindacali, i trattamenti economici e premiali.

Lo sviluppo futuro di Unieuro, anche con l’ingresso in un grande gruppo europeo del settore, non può prescindere da un miglioramento delle condizioni di lavoro e di bilanciamento dei tempi di vita.

Pur senza aver ricevuto dalla società nessuna esplicita apertura alla negoziazione, si è concordato di definire nuova data di incontro per riprendere tale discussione.

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