Uni Commerce, congresso mondiale: i temi discussi e il contributo della UILTuCS

Giorni intensi ad Atlanta per il congresso di Uni Commerce, il sindacato mondiale del commercio, che ha avviato un piano di azione discusso con delegati rappresentanti del sindacato di ogni angolo del mondo.

Tra loro la Uiltucs, con i tre delegati, i segretari nazionali Marianna Flauto, Gennaro Strazzullo, Emilio Fargnoli e gli invitati tra cui il segretario nazionale Gabriele Fiorino e molti segretari regionali come Mario Miccoli, Alessandro Contucci, Michele Tamburrelli, Ida Saia e Cristiano Ardau.

Questa la folta delegazione che ha discusso il piano di Uni, orientato a un obiettivo ambizioso ma in cui crediamo con forza: combattere le diseguaglianze sul lavoro. I lavoratori del commercio a livello mondiale sono stati al centro di queste giornate di dibattito in cui si sono affrontate sessioni ad hoc.

Tra queste, si è affrontato il nodo delle strategie per diffondere in modo capillare la presenza del sindacato nelle aziende del commercio di tutti i Paesi, oltre al sicurezza sul lavoro, alle molestie e al più ampio capitolo della parità di genere.

Inoltre il confronto ha toccato l’e-commerce e l’impatto sulle aziende in termini di concorrenza, ma sopratutto sulle tutele che troppo spesso ancora mancano alle lavoratrici e ai lavoratori delle piattaforme digitali.

Infine, il tema della transizione ambientale, particolarmente caro alla Uiltucs che ha avanzato proposte concrete, di ampio respiro, come la presenza e il riconoscimento in tutte le aziende italiane di una figura, una rappresentanza sindacale, che si occupi specificatamente di questioni di genere.

La Uiltucs, forte delle esperienze nazionali, non sottovaluta tuttavia l’involuzione dei diritti in Italia. Azioni a tutela del mondo del lavoro in Italia messe a disposizione degli altri Paesi per un mondo del lavoro giusto, senza confini.

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