Comitati aziendali europei e piattaforme digitali: 2 importanti decisioni dal Parlamento europeo

Ieri 2 febbraio 2023 sono state adottate due decisioni importanti dal Parlamento europeo nell’interesse dei lavoratori. Sono anche due importanti vittorie sindacali.

Comitati Aziendali Europei

La relazione del Parlamento europeo sulla revisione della direttiva Cae è stata adottata con 385 sì, 118 no e 99 astenuti (solo un considerando è stato respinto).

Il testo rappresenta un forte messaggio politico alla Commissione Europea sulla necessità di migliorare i diritti di informazione e consultazione dei CAE.

Il testo contiene diverse proposte di miglioramento, tra cui:

  • una richiesta di sanzioni monetarie e non monetarie efficaci e dissuasive;
  • l’obbligo per gli Stati membri di consentire la richiesta di un’ingiunzione provvisoria per sospendere una decisione della direzione se i diritti di informazione e consultazione non sono rispettati;
  • una definizione più chiara delle questioni transnazionali, tenendo conto dell’impatto potenziale di una questione, del livello di gestione e di rappresentanza coinvolti e delle decisioni previste in uno Stato membro diverso da quello in cui gli effetti si faranno sentire;
  • la necessità di garantire un effettivo accesso alla giustizia per Cae e Dsn;
  • un minimo di due riunioni Cae all’anno;
  • un calendario più chiaro per i negoziati con la Bns;
  • il diritto per Cae e Dsn di essere assistiti da rappresentanti sindacali. Gli Stati membri possono limitare il finanziamento a un solo esperto, oltre al rappresentante sindacale.

La Commissione dovrà ora decidere cosa fare. L’Effat insieme alla Ces e agli altri Etuf farà una campagna per garantire che la Commissione presenti presto un testo legislativo per migliorare i diritti dei Cae.

Lavoratori delle piattaforme digitali

I deputati hanno votato questa mattina la relazione del Parlamento europeo sulla direttiva sui lavoratori delle piattaforme.

Il testo è estremamente ambizioso. Include:

– Il diritto dei lavoratori a un contratto di lavoro adeguato, che garantisca loro finalmente di ricevere diritti quali assenze per malattia retribuite, ferie retribuite e tariffe salariali secondo la legislazione nazionale oi contratti collettivi.

– Tutelare la libertà nel mercato dei veri lavoratori autonomi.

– Concorrenza leale tra le aziende, garantendo che quelle che rispettano la legge non siano svantaggiate.

– Un obbligo per gli Stati membri di promuovere la contrattazione collettiva nel lavoro su piattaforma

Spetta ora al Consiglio adottare la propria proposta. Le due istituzioni avvieranno quindi negoziati di dialogo a tre. Siamo solo a metà strada ma avere una posizione ambiziosa dal Parlamento europeo è stato un passaggio essenziale.