La Rinascente, fringe benefits e contratto integrativo: servono scelte condivise

In data 13 novembre 2023 si è realizzato l’incontro nazionale con la società Rinascente avente ad oggetto l’informativa ai sensi dell’art.40 co 1 del D.L. 48/2023 riguardante i fringe benefits.

All’incontro erano presenti per la società: Salvatore Garro e Vincenzo Scialo, per Filcams, Fisascat e Uiltucs, rispettivamente Vanessa Caccerini, Daniele Meniconi e Marianna Flauto.

Durante l’incontro le organizzazioni sindacali hanno affermato con forza la loro contrarietà ad una gestione discrezionale delle premialità e degli inquadramenti che, in assenza di criteri chiari, trasparenti e condivisi rischiano di non essere compresi dalle tante lavoratrici e lavoratori che sono stati esclusi da tali riconoscimenti inspiegabilmente ed incomprensibilmente.

Le organizzazioni sindacali contestando il metodo utilizzato in questi ultimi anni sulle questioni sopra citate hanno altresì rappresentato unitariamente la volontà di riavviare il tavolo di confronto per discutere di contratto integrativo aziendale nel quale possano trovare definizione temi quali: l’organizzazione del lavoro, la conciliazione vita-lavoro, i sistemi incentivanti, il welfare, la salute e sicurezza sul lavoro, la parità di genere, molestie e violenza nei luoghi di lavoro, diritti di precedenza e così via, temi che non possono essere oggetto di interpretazione individuale da parte dell’azienda ma che è opportuno governare insieme dando nuovo vigore e valore al sistema di relazioni sindacali che per decenni ha contribuito allo sviluppo dell’impresa in un’ottica di benessere sociale ed economico.

La società ha ribadito la propria volontà nel proseguire con le medesime modalità informando di avere, nell’anno in corso, erogato gift card e buoni benzina all’intera platea dei lavoratori e contestualmente ha illustrato la situazione delle vendite a montante settembre 2023 e a consuntivo 2022 e il piano strategico per il 2024.

In particolare la società ha condiviso i dati sulle vendite, sull’Ebit oltre a dichiarare la volontà di proseguire negli investimenti dopo avere rinnovato alcuni negozi. La società ha inoltre fornito i dati relativi all’organico e alla formazione.

La società ha rappresentato il piano strategico per il 2024 nel quale conferma di voler continuare il restyling degli Stores, di voler aumentare le vendite e migliorare la marginalità e di volere mantenere l’attuale perimetro degli store ma ha ribadito la propria indisponibilità a voler avviare il confronto finalizzato alla sottoscrizione di un nuovo contratto integrativo aziendale legando tale decisione agli aspetti economici prima elencati.

Le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro chiara perplessità rispetto alle motivazioni aziendali ricordando che negli ultimi anni la società ha comunque investito nel riconoscimento di premi e benefits in maniera del tutto discrezionale slegati da qualsiasi logica oggettiva, un metodo che viene stigmatizzato per le conseguenze negative che tale metodo ha prodotto sulla sfera motivazionale e sul clima aziendale avendo nei fatti creato una divisione tra il personale che mortifica chi non ha ricevuto né premi, né gratificazioni pur avendo contribuito al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Filcams, Fisascat e Uiltucs unitariamente hanno ribadito che non condividono il metodo sin qui utilizzato ritenendo che la definizione di un Contratto Integrativo Aziendale è la soluzione che può garantire un sistema di regole condivise, ripristinare un clima positivo che possa ricreare la giusta motivazione e senso di appartenenza e contribuire al raggiungimento di migliori performance aziendali.

Per questo Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno comunicato che presenteranno la piattaforma rivendicativa per il nuovo Contratto integrativo aziendale.

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